L’EFFETTO FARFALLA

Pubblicato: 6 ottobre 2010 in Pillole di scienza

Avrete sicuramente sentito parlare dell’effetto farfalla, per il quale un battito d’ali di una farfalla in Sud America possa causare un uragano in Europa.
Questo è solo un esempio, che serve per introdurre la teoria del caos.
Laplace postulò che se si conoscesse la posizione esatta di tutti gli elementi dell’universo, la loro esatta velocità, e le forze che agiscono su ogni elementi in un preciso istante, allora si potrebbero determinare i valori di queste grandezze in un momento successivo.
Laplace postulò anche che se invece di conoscere gli esatti valori (cosa abbastanza impossibile) di queste grandezze, se ne conoscesse un’approssimazione abbastanza accurata delle stesse il risultato finale non sarebbe tanto diverso.
Laplace si sbagliava.
Infatti non sempre una piccola variazione delle condizioni iniziali del sistema portava a un piccolo discostamento del risultato del sistema in un momento successivo.
L’avvenimento più ecclatante sull’argomento fu quando circa cinquant’anni fa un metereologo stava elaborando al computer i dati per arrivare alla creazione delle mappe di previsione meteo.
Alla seconda elaborazione degli stessi dati, per suo grande stupore, ottenne risultati totalmente diversi da quelli ottenuti precedentemente. Ma come? Con gli stessi dati iniziali due previsioni meteo totalmente diversi? Com’era possibile?
Ricontrollando i dati si accorse che una differenza tra i dati inseriti nelle due elaborazioni c’era: per la prima elaborazione aveva utilizzato sei cifre decimali, mentre nella seconda solo tre…

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