Il ruolo della televisione nel caso di Sarah Scazzi

Pubblicato: 22 ottobre 2010 in Nel vuoto per mano

Tanto, forse troppo, si è visto, letto e scritto sul caso della povera Sarah Scazzi. E, almeno per ora, ancora tanto si vedrà, leggerà e scriverà.

Non starò certo qua a raccontare fatti di cronaca: per questo ci sono i giornalisti. Senza contare che tutti noi già sappiamo i dettagli di questa atroce vicenda. Non voglio nemmeno esporre una mia tesi su chi sia effettivamente colpevole,  o su chi abbia coperto chi, nonostante abbia una mia tesi ben precisa.

Voglio invece fare una piccola e modesta riflessione sul ruolo che la televisione ha avuto (e ha tuttora) in questo caso. Tutta la società, pur restando con la bava alla bocca davanti a telegiornali e programmi di approfondimento, si è sentita di protestare per ciò che è successo durante la puntata di “Chi l’ha visto?” la sera della scoperta della morte della povera ragazza.

E’ vero, la situazione può essere sfuggita di mano alla conduttrice, ma parliamoci chiaro: come poteva frenare il flusso di informazioni che stavano arrivando da ogni tipo di fonte (telefonate dei telespettatori, notizie ansa etc?). Il venire a conoscenza in diretta del tragico epilogo della vicenda non è della televisione nè tantomeno di Federica Sciarelli, è piuttosto da imputare a chi ha causato la fuga di notizie.

Quello che è successo durante la puntata di “Chi l’ha visto?” è stata un pò la conseguenza della scelta della madre di Sarah di cercare l’attenzione dei media dal primo giorno della scomparsa: personalmente mi sento di appoggiare in toto questa scelta, perchè per quanto si sia rivelata un’arma a doppio taglio per la sua fine, almeno ha permesso a Concetta Scazzi di sapere la verità. Sono certa che se Concetta non si fosse data in pasto ai media questo sarebbe un’altro caso insoluto, nessuno avrebbe mai più trovato la piccola Sarah, il suo corpo sarebbe rimasto in fondo a quel pozzo, sua madre sarebbe rimasta con l’angoscia di non sapere dove fosse la figlia.

Alla fine poco importa su come si è appresa la notizia, poco importa su chi abbia compiuto materialmente il fatto, pocco importa su come si sia consumato l’orrore.

Ciò che conta è che comunque sia andata Sarah purtroppo non c’è più. Ma almeno la sua famiglia sa la verità anche se orribile.

Lascia un commento